Castellazzo… l’altro ieri
Un piccolo salto indietro nel tempo
Questa è l’idea che sta alla base del nostro libro:
Senza avere la pretesa di scrivere un trattato storico o di stendere una cronaca dell’ultimo secolo, abbiamo affrontato il compito di raccontare Castellazzo con l’intento di lasciare una traccia nella vita reale che si viveva nel borgo e tutt’intorno a questo luogo. Abbiamo scelto di far parlare i protagonisti in prima persona, raccogliendo le memorie di ciascuno. La raccolta delle testimonianze è stata un lavoro piacevole; qualche volta è servito a risvegliare i ricordi di ciascuno di noi e con i ricordi le sensazioni e le emozioni.
Se nella lettura e nella visione dei disegni e degli aquerelli anche a voi capiterà di risentire suoni e odori o di rivere sentimenti dimenticati, il nostro lavoro avrà raggiunto lo scopo. Se ai lettori più giovani verrà la voglia di chiedere a genitori, nonni o insegnanti qualche informazione in più, potremo considerarci veramente felici.
Secondo noi Castellazzo non deve morire, ancora di più ne siamo convinti oggi che abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza di questo luogo che finora è rimasto sospeso nel tempo, con le stalle e le galline nell’aia, con leprotti e fagiani che all’alba ti attraversano la strada, con le cicogne che si posano sul grande pino dell’ingresso di Villa Arconati. Non possiamo prevedere per quanto ancora si potrà fruire di tutto ciò: per quanto ci riguarda abbiamo pensato di fermare immagini e situazioni, affinchè qualcuno ancora le possa assaporare.