Convegno del 14 Aprile 2013
AGRI-CULTURA NEL BORGO
Convegno sull’agricoltura:
Castellazzo di Bollate e la sua Identità Culturale.
Il motivo dell’iniziativa de “Gli Amici di Castellazzo”.
In questi ultimi 17 anni, dalla primavera del 1996, ci siamo impegnati per conservare l’integrità del territorio di Castellazzo e del suo nucleo storico ottenendo un nuovo e più ampio Vincolo Monumentale, è necessario adesso conservare, restaurare e recuperare anche la sua destinazione e identità storica di Borgo Agricolo com’è da almeno 400 anni.
L’agricoltura dagli indicatori economici sembrerebbe essere l’unica attività economica che registri in generale un segno positivo, inoltre negli ultimi 10 o 15 anni c’è una crescita costante per le attività culturali collegate ai parchi, all’interesse per i borghi antichi ed alle attività agricole.
Il paesaggio straordinario di Castellazzo, ritenuto non a caso tra i più belli della Lombardia, può diventare un centro di cultura con molte soluzioni in vari campi radicandosi nella cura del territorio e nel restauro del suo Borgo, la parola “cultura” deriva significativamente da coltivare, prendersi cura della terra, e ci dovrebbe ricordare su quali basi si fonderebbe una comunità.
A Bollate conserviamo quasi intatto un brandello di ciò che era ritenuta un tempo l’Italia, ovvero il Giardino d’Europa. Pensiamo che la storia del luogo meriti di essere tutelata e conservata e costituisca una risorsa fondamentale, ed oggi più che mai sembrerebbe che nel nostro passato siano contenute le prospettive per un futuro dignitoso.
Se un bel paesaggio può contribuire ad educare la gente, crediamo che la tutela e la conservazione dell’attività propria del Borgo agricolo, siano un atto essenziale per le nuove generazioni affinché costituiscano un esempio per tramandare la nostra identità culturale.
Resoconto Convegno del 14 aprile 2013 svoltosi a Castellazzo di Bollate.
L’università di bio-agricoltura: chi ci sta? Questa è stata la proposta più innovativa del “Convegno di Agri-cultura nel Borgo” tenutosi il 14 aprile nella Sala del Museo di Villa Arconati.
Luigi Brognoli, Presidente Confederazione Italiana Agricoltori di Milano – Lodi – Monza Brianza, ha ipotizzato che i terreni di Castellazzo possano essere utilizzati da una facoltà che sia in grado di combinare veramente studio e attività pratica. Tutto il Convegno ha tenuto fede alla richiesta che “Gli Amici di Castellazzo” hanno fatto ai relatori: dare indicazioni pratiche e occuparsi anche di numeri, quantità di persone, ettari, percentuali di sovvenzioni.
Dopo la presentazione che Marisa Restelli ha fatto illustrando con maestria le sue emozioni quando da bambina arrivava nella Castellazzo agricola che tutti vorremmo poter far vivere anche ai nostri figli e nipoti, a nome della Fondazione Augusto Rancilio il sig. Ermanno Camisasca ha porto i saluti della proprietà.
L’ Arch. Daniela Lattanzi, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, ha ricordato come la proprietà stia lavorando in sintonia con la Sovrintendenza per ipotizzare un armonico recupero di villa, borgo, campagna e boschi.
Antonio Corbari ha raccontato come l’agricoltura biologica porti a ricreare equilibri naturali e come, anche alle porte di Milano, la sua azienda agricola abbia interessato la sezione di entomologia dell’università, grazie alla presenza di insetti che amano solo luoghi non inquinati.
Il Responsabile del Distretto di Economia Solidale e Rurale del Parco Sud Milano, il dott. Davide Biolghini, ha informato su quanto possa essere propulsiva la richiesta di prodotti biologici da parte dei Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) e da parte di alcune amministrazioni comunali che hanno promosso “Mense verdi”, perché al Parco Sud questo ha creato delle filiere del pane bio.
Luigi Brognoli, titolare della fattoria “Murnee”, ha trattato l’argomento “La fattoria didattica e sua sostenibilità economica” raccontando quante attività svolgono sia con le scolaresche, sia con il centro estivo,sia con le famiglie che vengono a trascorrere giornate a contatto con la natura, consumando pranzi a base di verdure, salumi e formaggi, prodotti direttamente da loro.
Passando agli esponenti politici, l’Assessore all’agricoltura, parchi, caccia e pesca della Provincia di Milano dott. Luca Agnelli ha potuto informare che per il prossimo periodo di 6 anni (2014-2020) si potrà attingere a risorse europee solo per attività già esistenti e che, comunque, è necessario cercare soluzioni multi-funzione (azienda agricola+fattoria didattica+agriturismo) che possano autofinanziarsi. Soprattutto riguardo all’agriturismo nella provincia fa presente che c’è un’alta percentuale di attività di ristoro, mentre sono molto carenti le strutture che consentano il pernottamento. L’Avv. Ada Lucia De Cesaris, Vice-Sindaco e Assessore all’agricoltura del Comune di Milano, ricorda che l’argomento dell’Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta,Energia per la Vita” e si dice dispiaciuta che non si sia proposto, fin dall’inizio del progetto, un collegamento con le zone verdi, le aziende agricole, le Ville di delizia, come la nostra. Ha lanciato comunque l’idea che a Castellazzo si realizzi un’ attività coordinata di agricoltura bio e intensiva.
Il neo eletto Assessore Regionale all’Agricoltura Giovanni Fava, si è scusato per non aver potuto partecipare al Convegno per il quale ha espresso complimenti per la bontà dell’iniziativa che “coniuga la valorizzazione dell’identità lombarda con la necessità di proteggere il nostro patrimonio paesaggistico-ambientale e di supportare il nostro settore primario”.
Peccato che la Dott.sa Barbara Calzavara, Presidente del Parco delle Groane, che avrebbe dovuto intervenire su “L’importanza dell’agricoltura per il Parco. Risorse economiche a sostegno dell’agricoltura e dell’allevamento”, non abbia potuto partecipare, nonostante avesse dato la sua disponibilità e ottimi consigli per l’organizzazione dell’evento.
Chiara Genovese
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